L'intervento

ristrutturazione depuratore

Eliminare al più presto i miasmi prodotti nel quartiere di San Rocco. Adeguare l’impianto ai nuovi limiti di scarico più restrittivi imposti da Regione Lombardia entro la fine del 2016. È l’impegno assunto da BrianzAcque, gestore unico del servizio idrico integrato che, a metà dicembre 2015, ha avviato i cantieri per riqualificare il depuratore, abbattendo costi e tempi.

L'ammodernamento dell'infrastruttura idrica, al servizio dei comuni della Brianza, si fonda su due distinti interventi: la copertura delle due vasche di sedimentazione primaria e l'innovazione della tecnologia a cicli alterni della sezione ossidazione. I lavori saranno ultimati a gennaio 2018. I cantieri interesseranno solo le strutture esistenti e saranno eseguiti con l’impianto in funzione, così da assicurare continuità al servizio di depurazione dei reflui.

Tutti i vantaggi del nuovo piano

Rispetto al vecchio progetto Master Plan, definitivamente abbandonato “per sopraggiunti motivi di interesse pubblico”, il nuovo piano progettuale accorcia la tempistica e taglia i costi. Dai 12 anni previsti inizialmente si scende a circa 2. Sul fronte delle spese, al posto dei 62 milioni del Master Plan, ne occorreranno solo 15. Un consistente risparmio di denaro pubblico è stato calcolato anche per le spese di gestione annue: 2 milioni e mezzo contro i 12 milioni del Master Plan.

Benefici anche per l’ambiente e la qualità di vita dei cittadini

BrianzAcque conta di abbattere le esalazioni odorigene nel giro di poco più di un anno mentre, stando al vecchio progetto, la copertura dei sedimentatori era prevista solo a partire dal 2027. Con quest’intervento, la società si impegna a rispettare la data del 31 dicembre quale termine per allinearsi ai limiti delle acque di scarico previsti dal Regolamento della Regione Lombardia n.3/2006, evitando di incappare in pesanti sanzioni amministrative che, alla fine, ricadrebbero sulle casse pubbliche. L’opera di ristrutturazione porterà inoltre indubbi benefici all’ambiente e alla qualità della vita del quartiere.

La Copertura delle vasche in dettaglio

I lavori di copertura interessano i due sedimentatori circolari dai diametri di 60 e 52 metri, situati all’aperto al cui interno vengono separati i fanghi misti. Entrambi, verranno chiusi e sigillati. All’interno degli edifici, l’aria sarà aspirata e trattata con un sistema di biofiltri, come già accade nelle sezioni di ingresso del depuratore (liquami, grigliatura e dissabbiatura-disoleatura), ristrutturate di recente. L’operazione ha richiesto l’autorizzazione paesistica ambientale del Comune di Brugherio, su cui sorgono gli invasi. Sotto il profilo ingegneristico, si tratta di un lavoro importante. In Italia, non esistono infatti precedenti di copertura  per  vasche di dimensioni così grandi. Secondo il cronoprogramma, entro la metà del 2017 entrambe le vasche saranno coperte: una, con il sistema di trattamento dell’aria già in funzione, mentre l’altra ne verrà dotata.

La “rinascita” del comparto di ossidazione

La ristrutturazione della sezione di ossidazione biologica, avverrà attraverso l’adeguamento delle 16 vasche con il  processo  a cicli alterni con il totale rifacimento elettromeccanico del sistema di aereazione. Una trasformazione che massimizzerà le prestazioni minimizzando i costi energetici e che consentirà soprattutto  il rispetto dei limiti regionali allo scarico più restrittivi. In particolare, l’intervento permetterà di ridurre i valori di azoto totale.  I cantieri sono partiti a metà dicembre 2015 e saranno completati entro gli inizi del 2018. Grazie alla trasformazione con tecnologia a fasi alternate, si otterrà un netto miglioramento dell’impatto ambientale - odori metrico.